19 dicembre 2017

L’analisi di Lyxor sui flussi europei degli Etf relativa a novembre 2017

Gli afflussi verso gli Etf hanno toccato un nuovo massimo storico a 88,6 miliardi, da inizio anno, oltre 17 miliardi in più del precedente primato toccato nel 2015

Dall’ultima analisi di Lyxor ETF, emerge che i flussi verso gli Etf europei hanno registrato un'ulteriore accelerazione a novembre, in un contesto in cui i mercati azionari e obbligazionari dei Paesi sviluppati sono stati sostenuti da una crescita economica persistente e sincronizzata a livello globale. Gli Etf hanno attratto 10,4 miliardi di euro di capitali nel corso del mese scorso, a fronte di 7 miliardi di euro raccolti a ottobre.

Anche a novembre gli afflussi verso gli Etf azionari sono stati particolarmente consistenti (6,8 miliardi di euro). Nell’Eurozona, le condizioni economiche e politiche sono migliorate, mentre negli Stati Uniti la proposta di legge sul taglio delle imposte presentata dai Repubblicani ha avuto un impatto positivo. Pertanto, entrambe le regioni hanno beneficiato di afflussi particolarmente consistenti il mese scorso. I flussi verso l’azionario giapponese, che nel corso degli ultimi mesi hanno beneficiato di un forte interesse da parte degli investitori, hanno subito una modesta decelerazione, ma sono rimasti solidi grazie a nuove notizie positive sul fronte economico.

Nel frattempo, gli afflussi verso il comparto del reddito fisso sono triplicati, raggiungendo i 3 miliardi di euro a novembre, trainati ancora una volta dalle obbligazioni societarie Investment Grade (1,6 miliardi di euro). Il rapporto rischio/rendimento del credito IG statunitense ha continuato ad attrarre gli afflussi degli investitori in un contesto di tassi di interesse molto bassi, mentre il tono accomodante del discorso del Presidente della Bce, Mario Draghi, ha spinto i flussi verso gli Etf obbligazionari europei Investment Grade.
Le prospettive per il mercato del credito appaiono tuttavia più incerte per il prossimo anno. I titoli di Stato dei mercati sviluppati hanno registrato una forte ripresa (432 milioni di euro a fronte di 199 milioni ad ottobre), mentre il debito dei mercati emergenti ha subito deflussi per il secondo mese consecutivo (-422 milioni di euro).

Anche gli Etf su materie prime hanno beneficiato di un sostanziale recupero (560 milioni di euro), mentre i flussi verso gli Etf Smart Beta hanno subito un modesto rallentamento (306 milioni di euro).

Quest’anno, gli afflussi verso gli Etf (88,6 miliardi di euro) hanno già superato di oltre 17 miliardi il precedente massimo storico toccato nel 2015. Non è forse sorprendente, allora, che gli Etf su azioni, reddito fisso e materie prime abbiano tutti raggiunto nuovi livelli record.