Invesco ha quotato su Borsa Italiana l’unico Etf in Europa che mira a offrire un’esposizione al mercato delle azioni privilegiate, il cui valore si attesta sui 250 miliardi di dollari (fonte: Bloomberg, al 24 agosto 2018): Invesco Variable Rate Preferred Shares Ucits Etf (Isin: IE00BG21M733, Bbg code: VRPS IM). Il fondo è gestito con la replica fisica completa e una commissione totale annua dello 0,50%; i dividendi sono distribuiti con cadenza trimestrale.
Le azioni privilegiate sono titoli ibridi, emessi principalmente da banche e altre società finanziarie che desiderano aumentare il capitale Tier1 senza diluire il valore degli azionisti comuni. Tecnicamente, sono titoli azionari che si comportano come obbligazioni, in virtù di precise caratteristiche, quali la ridistribuzione di dividendi e la lunga scadenza.
Chris Mellor, head of EMEA ETF Equity Product Management di Invesco, ha dichiarato: "In un contesto in cui i tassi di interesse restano bassi, la ricerca di rendimenti può risultare difficile, specialmente in Europa. Gli investitori che desiderano ottenere un rendimento più elevato sono spesso costretti ad assumersi rischi maggiori rispetto a quelli che sarebbero normalmente disposti a correre. Le azioni privilegiate a tasso variabile hanno attualmente un rendimento vicino al 5% (fonte: Bloomberg, al 30 settembre 2018), non molto inferiore a quello che si ottiene con le obbligazioni high yield, ma allo stesso tempo hanno generalmente un rating creditizio investment grade. Hanno anche una duration più breve, il che significa, potenzialmente, meno rischi sul tasso d’interesse ".
Il nuovo Etf di Invesco si pone come obiettivo quello di replicare l’indice Wells Fargo Diversified Hybrid and Preferred Securities Floating and Variable Rate Ntr (Bbg code: PFLOT2), offrendo un potenziale rendimento interessante rispetto alle obbligazioni high yield e investment grade statunitensi. Il rendimento di questo strumento si muove in linea con le variazioni dei tassi d’interesse ed è comparabile alle obbligazioni high yield, ma con una volatilità storicamente più bassa.