15 marzo 2019

Trend mensile degli Etf nel mercato europeo, a febbraio

La raccolta netta di nuovi capitali ha registrato un'accelerazione, lo scorso mese: 8,2 miliardi di euro gli afflussi sull’azionario e 5,4 miliardi quelli sul mercato del reddito fisso

Dall’analisi di Lyxor sui flussi europei degli Etf relativa al mese di febbraio, a cura di Marlene Hassine, head of ETF Research di Lyxor, emerge che la raccolta netta di nuovi capitali nel mercato degli Etf europei ha registrato un'accelerazione, raggiungendo quota 13,7 miliardi di euro. È stato un mese favorevole per tutte le categorie (azioni, reddito fisso, materie prime e Smart beta), per la prima volta dallo scorso febbraio.

L’azionario ha attirato la maggior parte degli afflussi (+8,2 miliardi di euro), principalmente in tre aree: mercati sviluppati (+2,8 miliardi), azioni globali (+3,4 miliardi) e mercati emergenti (+1,9 miliardi). Anche le azioni Usa hanno fatto segnare un rimbalzo. dopo due mesi caratterizzati da deflussi. La crescita economica debole e le continue incertezze politiche si sono, invece, tradotte in deflussi dalle azioni europee per il quarto mese consecutivo (-417 milioni di euro).

Gli Etf sul reddito fisso hanno continuato a godere di afflussi consistenti (+5,4 miliardi di euro), in primis verso le obbligazioni societarie e i titoli di Stato dei mercati emergenti (+1,8 miliardi e +1,4 miliardi, rispettivamente).
I nuovi capitali confluiti nelle obbligazioni corporate ammontano già a 2,4 miliardi di euro, da inizio anno, e in soli due mesi hanno compensato tutti i deflussi del 2018 (-1,6 miliardi di euro).
I nuovi investimenti si sono concentrati sull’Europa, dove la Bce non è stata in grado di eliminare tutte le misure di sostegno all'economia sottotono e lancerà ora un nuovo Tltro.
I flussi verso le strategie Smart beta hanno subito un rallentamento, rimanendo comunque positivi (+462 milioni di euro), mentre le materie prime hanno finalmente chiuso un mese in territorio positivo (+200 milioni di euro), dopo sette mesi negativi consecutivi.

Gli investitori stanno tornando a investire nel segmento dei corporate bond europei, nella speranza che il rallentamento della crescita induca la Bce a restare accomodante. Ciò ha già influito sui rendimenti delle obbligazioni tedesche, che sono diminuiti da inizio anno. In effetti, gli afflussi verso le obbligazioni societarie in euro sembrano essere stati inversamente correlati alle oscillazioni dei tassi d'interesse tedeschi dal lancio delle Ltro da parte della Bce. Se la Bce dovesse continuare ad aumentare gli stimoli, a nostro avviso i flussi positivi verso le obbligazioni societarie proseguiranno nel 2019.