09 aprile 2020

Crescita record per l’Invesco Physical Gold Etc

Solo nel mese di marzo il prodotto di Invesco, che investe in oro fisico, ha raccolto oltre 1,7 miliardi di dollari, posizionandosi primo a livello europeo per flussi netti, raggiungendo i 10 miliardi di asset

L’Invesco Physical Gold Etc (Bbg code: SGLD IM) ha raggiunto i 10 miliardi di dollari americani, diventando il più grande Exchage trade product di Invesco quotato in Europa (fonte: Invesco, al 7 aprile 2020).
Dall'inizio dell'anno, l'Etc, lanciata dieci anni fa, è cresciuta del 40% in valore assoluto, ovvero del 30% senza tener conto dell'aumento del prezzo dell'oro (fonte: Invesco, con una variazione del 40% del valore in Usd degli asset totali e un aumento del 30% del numero di certificati detenuti dal 31 dicembre 2019 al 7 aprile 2020).
Solo nel mese di marzo l’Etc ha raccolto oltre 1,7 miliardi di dollari, posizionandosi primo a livello europeo per net inflow.

L’Invesco Physical Gold Etc ha commissioni di gestione dello 0,19%, tra le più basse in Europa, e uno spread denaro/lettera storicamente basso (in genere tra i 2 e i 3 punti base). Anche a marzo, quando il mercato dell'oro ha subito forti stress a causa dei timori legati alla catena di approvvigionamento globale, gli spread sull'Etc di Invesco si sono confermati ristretti e più stabili rispetto a corrispondenti prodotti concorrenti.

Franco Rossetti, senior Relationship Manager ETF di Invesco, ha dichiarato: “Gli investitori stanno utilizzando le Etc sull’oro in quanto, anche in un momento di stress anomalo del mercato, questi strumenti mantengono caratteristiche interessanti in termini di liquidità, diversificazione e costi bassi. In effetti, le gold Etc hanno retto molto bene in questo trimestre e hanno offerto un valore eccezionale agli investitori, nonostante l’elevata volatilità e incertezza, spesso mostrando una correlazione negativa rispetto ad asset class quali quella azionaria (fonte: World Gold Council, gennaio 2020, basato su dati storici a partire da gennaio 1971, in confronto al mercato azionario americano), che ha visto una ripida discesa”.
“L’impatto del coronavirus in vari ambiti della nostra società, nonché gli effetti senza precedenti che la pandemia sta avendo sui mercati finanziari di tutto il mondo, ha spinto molti investitori a cercare ‘beni rifugio’ come l'oro, così la quantità di prodotti in oro quotati e scambiati in Europa e a livello globale sta raggiungendo nuovi record. La domanda degli investitori ha continuato a crescere e riteniamo che questo trend proseguirà anche nel prossimo futuro", conclude Rossetti.