14 aprile 2020

Da Lyxor, il trend mensile degli Etf nel mercato europeo

Vincent Denoiseux, head of ETF Research & Solutions di Lyxor Asset Management, illustra l’andamento dei flussi tra gli Etf europei, che nel mese di marzo sono stati negativi per tutte le asset class, da cui esulano gli Esg, con afflussi per un miliardo di euro

Il mese di marzo è stato eccezionalmente volatile per i mercati finanziari. Abbiamo assistito a una reazione brutale all'epidemia di Covid-19. La volatilità azionaria e gli spread creditizi hanno raggiunto livelli che non si vedevano dalla crisi finanziaria globale del 2007/2008.  Il sell off di mercato ha influito sui rendimenti di tutti gli asset rischiosi, mentre gli asset considerati sicuri, come i titoli di Stato e l'oro, hanno registrato performance positive.
I volumi di negoziazione degli Etf domiciliati in Europa sono stati particolarmente elevati nel difficile contesto di mercato, un'immagine speculare degli elevati volumi dei loro sottostanti.

Tutte le asset class hanno registrato forti outflow nel mese di marzo, sia da parte dei fondi comuni sia degli Etf. I deflussi dai fondi hanno ampiamente superato quelli degli Etf in Europa.

I fondi e gli Etf obbligazionari hanno registrato i loro maggiori deflussi (-128,7 miliardi di euro, con -115,4 miliardi dai fondi aperti e -13,3 miliardi dagli Etf). Il comparto obbligazionario Eur ha registrato deflussi in tutte le sottocategorie, mentre nel fixed income in dollari, i titoli di Stato sono rimasti l'asset considerato sicuro prescelto.
I fondi e gli Etf azionari hanno registrato i maggiori deflussi dalla crisi finanziaria globale del 2007/2008 (-53 miliardi di euro, con -40,0 miliardi dai fondi e -13,0 miliardi dagli Etf). Tutte le regioni sono state colpite, con le azioni globali che hanno sofferto maggiormente (-13,8 miliardi di euro), seguite da Stati Uniti (-12,8 miliardi), mercati emergenti (-11,5 miliardi) ed Europa (-5,7 miliardi).
Anche le esposizioni Smart beta hanno subito dei deflussi (-2,1 miliardi di euro). Al contrario, gli investitori si sono affrettati a investire in asset considerati sicuri come i metalli preziosi, l’unico comparto che ha brillato fra le commodity (+1,7 miliardi di euro).
Gli Etf ESG, invece, hanno resistito al difficile contesto di mercato e hanno registrato flussi positivi, in marzo (+1 miliardo di euro).