30 luglio 2020

L’indagine di Tabula riscontra una mancanza d’innovazione nell’offerta di Etf ESG a reddito fisso

L'82% degli investitori professionali intervistati desidera vedere maggior rinnovamento in questa tipologia di Etf e spunta la preferenza di una sovraperformance al tracking puntuale, indicando che gli investitori vedono i prodotti ESG come un'opportunità oltre che al requisito

Il recente studio “What investors really want from ESG” del provider specializzato di Etf sul reddito fisso, Tabula Investment Management, rivela che gli investitori professionali europei vogliono vedere una maggiore innovazione negli Etf sull'ESG a reddito fisso.
Tabula ha recentemente firmato i Principi d’Investimento Responsabile sostenuti dall'Onu ed è interessata a comprendere e incorporare le opinioni e le necessità degli investitori nell’adempimento di tali principi.

"Dai risultati del questionario, risulta che il 96% degli investitori intervistati utilizza già Etf ESG, un valore che rappresenta un notevole livello di penetrazione in pochi anni", afferma Michael John Lytle, Ceo di Tabula. "Tuttavia, nello specifico del reddito fisso, la stragrande maggioranza degli intervistati desidera vedere una maggiore innovazione, una più ampia copertura delle esposizioni e una maggiore trasparenza sull’approccio del fondo".

L’indagine ha fatto luce anche su caratteristiche specifiche che gli investitori professionali cercano negli Etf ESG. L’opinione più diffusa, citata da oltre il 70% degli intervistati, è stata l'esclusione, di base eticosociale, delle società dannose. "L’obiettivo di evitare tali società è chiaramente un fattore primario nell’approccio degli investitori e l'esclusione di alcune di esse, ad esempio quelle che violano il Patto globale delle Nazioni Unite o che producono strumenti armamentari, sta diventando un requisito minimo", afferma Lytle. "Questo è un ottimo punto di partenza ma non l'intero capitolo".

Il sondaggio ha inoltre rivelato un'interessante preferenza per il potenziale di sovraperformance rispetto al tracking puntuale del benchmark. "Molti Etf ESG esistenti sono progettati per un tracking il più esatto possibile degli indici di riferimento tradizionali", afferma Lytle. "Tuttavia, il 75% dei nostri intervistati ha ritenuto importante il potenziale di sovraperformance, rispetto al 25% che preferiva minimizzare il tracking error. Ciò potrebbe indicare che, ora, gli investitori vedono l’ESG come un motore di performance a lungo termine, non solo un requisito qualitativo". Ciò si lega alla forte domanda (63% degli intervistati) di prodotti più mirati, incentrati su temi quali il cambiamento climatico e la diversità.
"Gli investimenti responsabili si stanno evolvendo rapidamente", afferma Lytle. “Questa ricerca ci fornisce preziose informazioni sulle tendenze generali e, soprattutto, sui diversi punti di vista e priorità tra Paesi e tipi di investitori. La creazione di Etf ESG innovativi in ​​grado di soddisfare le esigenze degli investitori è una sfida per i provider di Etf e per Tabula stessa che ha già attivamente iniziato il confronto".