17 novembre 2020

I flussi verso gli Etf ESG hanno rappresentato quasi il 90% di tutti i flussi verso Etf nel mese di ottobre

È quanto emerge dall’ultimo Money Monitor redatto da Vincent Denoiseux, Head of ETF Research and Solutions di Lyxor, focalizzato sui fondi domiciliati in Europa; nel complesso, gli Etf hanno attratto complessivamente nuovi asset per 4,8 miliardi di euro, lo scorso mese

A ottobre, i fondi aperti e gli Etf europei hanno beneficiato di afflussi costanti in tutte le asset class, e i fondi azionari e quelli obbligazionari hanno evidenziato una forte crescita della raccolta netta di nuovi capitali, pari rispettivamente a +18,9 miliardi di euro e +20,1 miliardi di euro.
Gli investitori hanno favorito esposizioni globali per entrambe le asset class.

In termini di asset class generali:
-          i fondi e gli Etf obbligazionari hanno registrato una raccolta netta, rispettivamente, di 18,3 e 1,8 miliardi di euro;
-          i fondi e gli Etf azionari hanno raccolto nuovi capitali netti, rispettivamente, di 16,2 e 2,7 miliardi di euro. Gli afflussi hanno riguardato, in particolare, le azioni globali (su esposizioni ampie e in termini settoriali), gli Stati Uniti, i mercati emergenti, e soprattutto le azioni cinesi.

Flussi verso gli Etf in Europa
Gli Etf hanno registrato complessivamente nuovi flussi per 4,8 miliardi di euro, in ottobre.
Gli Etf ESG hanno segnato un altro record mensile, registrando afflussi per 4,3 miliardi di euro, ovvero quasi il 90% di tutti i flussi verso Etf, nel periodo in rassegna.

Il credito societario ha esaurito i propri margini di crescita?
All'inizio dell'anno, le turbolenze dei mercati innescate dal Covid 19 hanno causato la massiccia liquidazione di posizioni in obbligazioni societarie e diversificate. A marzo 2020, durante il crollo dei mercati dovuto al coronavirus, i fondi aperti e gli Etf obbligazionari hanno subito deflussi per 510 miliardi di dollari, il dato mensile più alto mai registrato.
Le tensioni sui mercati hanno spinto gli spread delle obbligazioni societarie su livelli che non si vedevano dalla crisi finanziaria del 2008. L'aggravarsi della situazione ha indotto le Banche Centrali mondiali a intervenire, introducendo misure di stimolo senza precedenti. Le energiche misure di sostegno messe in campo, tra cui la decisione della Fed statunitense di acquistare obbligazioni societarie sul mercato secondario tramite Etf, sono infine riuscite a stabilizzare i mercati. Gli spread delle obbligazioni societarie si sono normalizzati e i mercati hanno ripreso quota, sostenuti dai sostanziosi afflussi nel credito societario europeo e statunitense.
Il rinnovato interesse nei confronti del credito corporate ha riportato gli spread del settore su livelli precrisi, in un contesto ancora fortemente segnato dalle persistenti incertezze economiche. Tuttavia, dall'estate i flussi verso le esposizioni alle emissioni societarie in dollari e in euro sull'intera gamma dei rating hanno registrato una battuta d'arresto.
Alla luce dello scarso potenziale di rialzo di questi titoli e delle numerose incertezze circa la ripresa, sarà interessante vedere se i flussi in questo segmento di mercato riacquisteranno vigore.
(Articolo a cura di Vincent Denoiseux, Head of ETF Research and Solutions di Lyxor)