11 dicembre 2020

iClima Earth lancia su Borsa Italiana il primo Etf ESG sulla decarbonizzazione

Il nuovo Etf lanciato dalla piattaforma HANetf dà esposizione a circa 150 aziende globali che offrono prodotti e servizi per evitare le emissioni di CO2 in atmosfera

Debutta oggi sul mercato ETFplus l’iClima Global Decarbonisation Enablers Ucits Etf - (Usd) Accumulating (Isin; IE00BNC1F287, Bbg code: CLMA IM), il primo al mondo a offrire esposizione ad aziende dedicate a servizi e prodotti che evitano l’emissione di gas serra in atmosfera e che ne quantifica l’impatto.
L’Etf è a replica fisica (completa ove possibile, ovvero a campione), ha un Ter annuo dello 0,65% e capitalizza i dividendi.

Il fondo è stato ideato dall’azienda di fintech a impatto iClima Earth, fondata da Gabriela Herculano (Ceo) e Shaila Khan Leekha (Coo), e lanciato grazie alla piattaforma white label HANetf, che opera sui mercati europei. É il primo Etf attento alle tematiche ESG a venire lanciato dalla piattaforma ed è già presente su London Stock Exchange dall’8 dicembre scorso; oggi sarà quotato anche su Deutsche Boerse.

 

Gabriela Herculano, Ceo di iClima Earth, ha dichiarato: “Siamo orgogliosi di annunciare il lancio di iClima Global Decarbonisation Enablers Ucits Etf per ridefinire gli investimenti legati al cambiamento climatico. Questo è il primo Etf Ucits al mondo sul cambiamento climatico che dia esposizione alle aziende che offrono prodotti e servizi per evitare le emissioni di CO2 in atmosfera e che mostri, cifre alla mano, quanto queste aziende siano state in grado di raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione”.
“L’Etf CMLA è unico, perché sposta l’attenzione dalle aziende che riducono le proprie emissioni a quelle che offrono prodotti e servizi per evitarle, puntando i riflettori sugli innovatori che affrontano il problema del cambiamento climatico. iClima Earth stima che le 151 aziende che fanno parte dell’iClima Global Decarbonisation Enablers Index possano evitare l’emissione di 0,6 gigatonnellate di gas climalteranti nel 2021. Per poter raggiungere l’obiettivo di contenimento del riscaldamento globale a 1,5 °C rispetto ai livelli preindustriali è necessario evitare l’emissione di 4,26 gigatonnellate di CO2. Attualmente, le emissioni mondiali sono al livello di 56 gigatonnellate e andrebbero ridotte del 7,6% entro la fine del decennio”.


Herculano aggiunge: “Il cambiamento climatico e la transizione verso un’economia a basso impatto di carbonio fanno parte di uno dei più grandi megatrend del 21° secolo. Gli investimenti green sono stati alimentati sia da azioni normative, come l’accordo di Parigi del 2015, sia dalle preferenze di consumo, come il veganismo e la telepresenza. Per raggiungere gli obiettivi fissati dall’accordo di Parigi, gli investimenti ‘verdi’ dovrebbero triplicare rispetto ai livelli attuali”.

“Esistono già numerosi prodotti d’investimento ‘verdi’ sul mercato che usano complessi punteggi ESG o che si concentrano su aziende a basse emissioni di carbonio che producono meno danni. Tuttavia, il modo migliore per ridurre le emissioni di biossido di carbonio in atmosfera è trovare prodotti o servizi alternativi a emissioni più basse, evitando quindi una quota consistente di emissioni. Perché il mondo possa raggiungere emissioni nette di gas serra pari a zero entro il 2050 e abbia speranze di limitare il riscaldamento climatico a 1,5 °C rispetto ai livelli preindustriali, occorrono ingenti investimenti in nuove tecnologie e aziende che riducano o evitino emissioni di carbonio. Alla luce di questo, CLMA dà esposizione a società che fanno capo a cinque settori: energia verde, trasporti verdi, miglioramenti nella gestione dell’acqua e dei rifiuti, soluzioni che consentono la decarbonizzazione e prodotti sostenibili. Tra le aziende abbiamo soluzioni ad alta crescita come idrogeno verde e celle combustibili, veicoli elettrici e a generazione distribuita”.

Il nuovo Etf lanciato attraverso la piattaforma HANetf replica l’iClima Global Decarbonisation Enablers Ntr Index (Bbg code: GLCLIMAN), sviluppato da iClima Earth, società di fintech verde che crea prodotti d’investimento avendo come obiettivo la selezione di aziende che apportano contributi tangibili per risolvere il cambiamento climatico. L’indice è stato costruito utilizzando un approccio a più livelli, che impedisce la sovraesposizione ad aziende a grande capitalizzazione e offre un’esposizione bilanciata alle soluzioni chiave per il cambiamento climatico. Negli ultimi 12 mesi, l’iClima Global Decarbonisation Enablers Index è in rialzo del 64,5%.
L’indice è promosso da Clima Investments Limited, che determina anche le regole di costruzione e ribilanciamento, e fornito e calcolato da Solactive AG.

Herculano conclude: “È stato detto molto del greenwashing in atto nel settore degli investimenti. iClima non solo cambia la narrativa degli investimenti a basso impatto di carbonio, ma modifica il panorama degli investimenti sostenibili quantificando l’impatto delle aziende in cui investe. iClima ha sviluppato una metodologia per stimare quanto le aziende possano evitare le emissioni di biossido di carbonio, una misura tangibile di impatto in gigatonnellate di CO2. Quello che lanciamo oggi sul mercato italiano è il primo Etf a quantificare le emissioni di gas serra evitate per ciascuna azienda inclusa nell’indice di riferimento”.

Nik Bienkowski, co Ceo di HANetf, ha aggiunto: “Siamo molto felici che iClima Earth abbia scelto HANetf per aiutarla nello sviluppo e nel lancio sul mercato europeo del primo Etf al mondo sulla decarbonizzazione e sarà il primo di molti sulla piattaforma. È un Etf davvero speciale che accetta attivamente la sfida a limitare il cambiamento climatico, cosa di cui parliamo ogni giorno, e cerca di essere più responsabile. CLMA consente un investimento realmente a impatto tramite il veicolo dell’Etf. Alcuni Etf legati al clima hanno visto una crescita esponenziale negli ultimi 20 mesi e ci attendiamo che questo forte interesse continui”.