15 giugno 2021

Rallentamento dei flussi Etf, nel mese di maggio

Dalla ricerca di Amundi ETF emerge che gli afflussi a livello globale ed europeo del mercato Etf hanno rallentato per il secondo mese consecutivo, con l’equity ancora protagonista: in Europa, la raccolta degli Etf azionari si è fermata a 8,3 miliardi di euro, a fronte dei 3,2 miliardi sul reddito fisso

I flussi degli Etf negoziati a livello globale, da inizio anno a fine maggio, si sono attestati a quasi 500 miliardi di euro. I flussi in entrata hanno rallentato lo scorso mese, raggiungendo gli 87,3 miliardi di euro rispetto ai 104 miliardi di aprile, a causa della riduzione della propensione degli investitori a investire in attivi più rischiosi. Nonostante questo ridimensionamento, il comparto azionario è rimasto più popolare di quello del reddito fisso: la due asset class hanno visto afflussi nel mese, rispettivamente, di 59,1 e 22,5 miliardi di euro. Maggio è stato il secondo mese in cui i flussi nel comparto azionario sono rallentati, dopo il picco di 109 miliardi di euro nel mese di marzo.
Dopo diversi mesi di disinvestimenti, le commodity hanno registrato un cambio di rotta nel mercato statunitense, in cui sono stati registrati afflussi per oltre 5,6 miliardi di euro, principalmente negli indici legati all’oro e nei benchmark estesi sulle materie prime.
Da inizio anno, gli investitori sul mercato U.S. hanno disinvestito 1 miliardo di euro dalle strategie sulle materie prime.

Flussi degli Etf azionari in Europa
Gli investitori hanno allocato 8,3 miliardi di euro negli Etf azionari registrati in Europa, in calo rispetto ai 9,4 miliardi del mese scorso. Gli indici mondiali e statunitensi hanno continuato a essere privilegiati dagli investitori, registrando rispettivamente 3,4 e 1,9 miliardi di euro di flussi in entrata. Anche le azioni europee e giapponesi sono state apprezzate, con afflussi per 1 miliardo di euro e 900 milioni di euro, rispettivamente, mentre ci sono stati deflussi da diversi mercati emergenti in Asia, Europa e America Latina. Ciò riflette il maggiore ottimismo degli investitori sulla ripresa economica in alcune regioni rispetto ad altre.
Questo ottimismo ha continuato a sostenere le strategie Value, che hanno attirato 1,5 miliardi di euro nel mese di maggio, principalmente su esposizioni azionarie statunitensi e mondiali. Le relative basse valutazioni dei titoli Value rispetto ad altre strategie Smart beta hanno contribuito a questo trend.
I settori finanziari e dell’energia hanno registrato, rispettivamente,  afflussi per 483 e 446 milioni di euro, mentre le esposizioni sul “clima” hanno attirato 323 milioni di euro di nuovi asset. Le allocazioni in azioni ESG, infine, sono state pari a 2,9 miliardi di euro, inferiori rispetto ai flussi registrati nella prima parte dell’anno.

Flussi degli Etf obbligazionari in Europa
Gli Etf a reddito fisso registrati in Europa hanno continuato a essere meno apprezzati delle azioni, con flussi in entrata pari a 3,2 miliardi di euro, in calo rispetto allo scorso mese in cui avevano raggiunto i 5,3 miliardi di euro. Le allocazioni sono state quasi perfettamente ripartite tra titoli di Stato e obbligazioni societarie, con afflussi rispettivi di 1,5 e 1,2 miliardi di euro.
L'interesse per i titoli di Stato cinesi è cresciuto, con afflussi pari a 875 milioni di euro, mentre le preoccupazioni per l'aumento dei prezzi al consumo hanno trainato l'allocazione in obbligazioni legate all'inflazione in Eurozona e Stati Uniti, che hanno registrato rispettivamente 451 e 135 milioni di euro di afflussi.
Il debito societario e quello High yield denominato in Usd hanno attirato afflussi consistenti pari a 476 e 345 milioni di euro.

Flussi degli Etf su materie prime
I trend osservati nel mercato Europeo sono stati simili a quelli del mercato statunitense. A febbraio e marzo sono stati registrati deflussi dai prodotti sull'oro rispettivamente di oltre 900 milioni di euro e di quasi 2,2 miliardi di euro. In aprile ci sono stati piccoli afflussi, mentre nel mese di maggio sono stati raggiunti i 970 milioni di euro di nuove sottoscrizioni. Da inizio anno, però, il saldo netto è ancora negativo.