02 marzo 2018

Le elezioni italiane: ultima chance del voto populista

Probabilmente, gli investitori monitoreranno attentamente la situazione, afferma Antoine Lesné, responsabile Strategia e Ricerca Emea di SPDR ETFs (SSGA), perché l’Italia rappresenta il 23,5% dell’indice Bloomberg Barclays Euro Treasury

Le elezioni italiane potrebbero essere l'ultima chance per i movimenti populisti, dopo le sconfitte in Francia, Germania e Paesi Bassi, secondo un report a firma di Antoine Lesné, responsabile Strategia e Ricerca Emea di SPDR ETFs (State Street Global Advisors). Resta aperta la questione se la coalizione di centrodestra, in testa prima dell’entrata in vigore del silenzio sui sondaggi, sia in grado di ottenere la maggioranza.

Background: debito italiano e politica
Gli eventi politici in Europa hanno sempre portato a un aumento dello spread Btp/Bund. Il grafico sottostante mostra come hanno reagito i rendimenti dei Btp e lo spread in occasione di recenti eventi di tipo politico. Si può osservare che lo spread si è ampliato perché il sentiment di mercato ha favorito il Bund quale bene rifugio. In termini di rendimenti, quelli dei Btp si sono progressivamente ridotti, man a mano che la ripresa sincronizzata globale ha preso piede. Il bailout in Grecia, tuttavia, ha causato un picco nei rendimenti, mentre gli eventi successivi hanno portato a reazioni più moderate. Da inizio 2017, il rendimento dei Btp è rimasto all’interno di un range limitato.



In cosa differisce lo scenario attuale rispetto al passato?
Oggi la ripresa globale prosegue, il contesto economico europeo è positivo, così come la crescita e il sentiment di mercato. Gli investitori ritengono, infatti, che la Bce abbia imparato la lezione dalla crisi del debito greco e che possa intervenire in caso di pressioni sul debito italiano.

Possibile impatto del voto sui rendimenti dei titoli di Stato italiani
Probabilmente, gli investitori monitoreranno attentamente la situazione, perché l’Italia rappresenta il 23,5% dell’indice Bloomberg Barclays Euro Treasury (fonte: Bloomberg, al 31 gennaio 2018).
Dagli ultimi sondaggi prima del periodo di blackout è emerso che la coalizione di centrodestra è favorita e, se ottenesse una maggioranza netta, potrebbe evitare un lunghissimo processo di trattative simile a quanto avvenuto in Germania. Il consensus di mercato stima che una coalizione di centrodestra avrà un impatto minimo sullo spread Btp/Bund.
Un risultato differente poterebbe a una lunga fase di trattative tra i partiti per riuscire a formare un Governo. In questo periodo potremmo assistere a una reazione dello spread Btp/Bund. Il peggior risultato per i rendimenti e lo spread sarebbe la formazione di una coalizione formata dai partiti minori: un’eventualità che sembra poco probabile.

Gli effetti sull’azionario italiano
Una coalizione di partiti minori avrebbe un impatto negativo sulle azioni europee. Quelle italiane rappresentano poco più del 3% dell’indice Msci Europe e il 6% del Msci Emu (fonte: MSCI, al 19 febbraio 2018).
Durante la campagna elettorale non ci sono state particolari polemiche anti euro, ma se dovessimo assistere a un’inversione di tendenza, il rischio del populismo europeo potrebbe tornare in auge, proprio come è successo dopo il voto per la Brexit e durante la campagna elettorale di Le Pen, prima delle elezioni francesi dello scorso anno.
La volatilità potrebbe avere un impatto, in particolare, sul settore bancario, che rappresenta il 28% dell’indice Ftse Mib ed è il più vulnerabile alle fluttuazioni della fiducia nell’economia e a quella dei consumatori, oltre che alla performance dei titoli di Stato. In generale, ci aspettiamo che gli investitori prestino una particolare attenzione alla ripresa economica dell’Eurozona e alla natura ciclica dei numerosi settori che stanno supportando il momentum positivo degli utili e il mercato azionario.