22 febbraio 2018

Il punto sulle obbligazioni societarie denominate in dollari Usa

Secondo la ricerca di Deutsche Asset Management, rispetto ai titoli governativi, le obbligazioni societarie Usa sono attualmente più interessanti per gli investitori alla ricerca di investimenti fruttiferi

Per un numero sempre più elevato di investitori, le obbligazioni in dollari rappresentano una componente interessante del portafoglio, probabilmente a causa del vantaggio offerto in termini di rendimento. Il differenziale di interesse tra i Treasury Usa e i Bund decennali, pari al 2% circa, è prossimo al livello record segnato a fine 2016 (fonte: Bloomberg). Le dimensioni del mercato e la liquidità sono ulteriori fattori di rilievo a sostegno dei titoli denominati in dollari Usa. Il segmento delle obbligazioni societarie globali ha, infatti, raggiunto un volume complessivo equivalente a oltre 8.000 miliardi di dollari (vedi fig.1), di cui la quota principale, pari a circa 5.000 miliardi (fonte: Passive Insights, “USD Bonds - A Strategic Beta Toolkit”, Deutsche Asset Management, giugno 2017) e in continuo aumento, riguarda i titoli denominati in dollari.

Fig.1 - Andamento del volume e quota di obbligazioni societarie USD sul mercato globale delle obbligazioni societarie


Dalle obbligazioni societarie ai titoli di Stato, fino alle obbligazioni dei mercati emergenti denominate in dollari, gli investitori nell’area del dollaro hanno a disposizione un’ampia gamma di indici con sufficienti dimensioni di mercato. I Treasury Usa, le obbligazioni societarie e le obbligazioni garantite rappresentano oltre l’80% dell’intero mercato delle obbligazioni in dollari, ma date le dimensioni del mercato complessivo, vi sono anche altri segmenti abbastanza ampi da offrire vantaggi in termini di diversificazione e varietà di profili rischio/rendimento.
Non sorprende, quindi, che gli investitori in valute a basso tasso d’interesse ricorrano sempre più spesso alle obbligazioni in Usd.
Nel 2017, l’afflusso di capitali di investitori europei verso Etf investiti in titoli governativi Usa e obbligazioni dei mercati emergenti denominate in Usd è stato nettamente superiore rispetto al flusso verso prodotti equivalenti denominati in euro. Tuttavia, gli investitori devono tenere sotto controllo i relativi rischi, che in senso stretto comprendono i rischi di credito, per esempio nei confronti di emittenti dei mercati emergenti, il rischio di selezione in ciascun segmento e i rischi valutari derivanti da possibili oscillazioni tra la valuta domestica dell’investitore e il dollaro Usa.

Attualmente, vi è un aspetto che risulta di particolare interesse per gli investitori: negli ultimi anni, la struttura dei rendimenti delle obbligazioni societarie in Usd di categoria investiment grade è profondamente cambiata, e in questo momento lo spread di credito tra obbligazioni societarie e Treasury Usa rappresenta quasi la metà del rendimento totale. Questo significa che, rispetto ai titoli governativi, le obbligazioni societarie Usa sono attualmente più interessanti per gli investitori alla ricerca di investimenti fruttiferi. Dieci anni fa, questo differenziale di rendimento era inferiore (fonte: Passive Insights, “USD Bonds - A Strategic Beta Toolkit”). Concentrarsi sull’elemento dello spread di credito è, pertanto, fondamentale nella ricerca di rendimento.
Gli spread di credito dovrebbero essere valutati come componenti del reddito a lungo termine disponibile per gli investitori, anche al netto dei costi della copertura valutaria. Tuttavia, ciò dipende dalla capacità degli investitori di scegliere attentamente  i giusti segmenti del mercato delle obbligazioni in dollari Usa.

Varie configurazioni sono possibili per diversi gruppi di investitori, a seconda della loro tolleranza al rischio e del rispettivo orizzonte d’investimento. Per esempio, vi sono notevoli differenze tra i profili rischio/rendimento delle obbligazioni societarie con un rating di categoria investiment grade e le obbligazioni governative dei mercati emergenti. Lo stesso vale per la differenza tra i titoli governativi dei mercati emergenti e i titoli societari ad alto rendimento.
Gli investitori in obbligazioni societarie possono aspettarsi spread ponderati in base alla capitalizzazione di mercato attorno ai 120 punti base, con un rating medio pari ad A-. D’altro canto, le obbligazioni dei mercati emergenti offrono spread di circa 280 punti base, mentre gli spread delle obbligazioni societarie ad alto rendimento si attestano a circa 360 punti base (fonte: Passive Insights, “USD Bonds - A Strategic Beta Toolkit”; dati sugli spread al 31/12/2017), ma al prezzo di un profilo di rischio di credito nettamente superiore.