05 novembre 2018

Due nuovi Etf azionari di Invesco debuttano sull’ETFplus

Uno è focalizzato sui Paesi emergenti e basato sullo screening multifattoriale, l’altro offre esposizione al nuovo settore delle comunicazioni appena inserito nell’indice S&P 500

Invesco ha quotato su Borsa Italiana due nuovi Etf che permettono di accedere a due specifiche aree di mercato: Invesco Goldman Sachs Equity Factor Index Emerging Markets Ucits Etf (Isin: IE00BD5KGK77, Bbg code: EFIM IM) e Invesco Communications S&P US Select Sector Ucits Etf (Isin: IE00BG7PP820, Bbg code: XLCS IM).

Il primo fondo (Aum pari a 103 milioni di dollari, al 30 settembre 2018), correlato all’indice Goldman Sachs Equity Factor Index Emerging Markets Ntr, espande la gamma Factor Investing di Invesco negli Etf, oggi rappresentata da Invesco Goldman Sachs Equity Factor Index Europe Ucits Etf (Aum pari a 504 milioni di dollari, al 30 settembre 2018), le cui spese correnti sono state ridotte dallo 0,55% allo 0,45% annuo, e Invesco Goldman Sachs Equity Factor Index World Ucits Etf (Aum pari a 655 milioni di dollari, al 30 settembre 2018), le cui spese correnti sono state ridotte dallo 0,65% allo 0,55% annuo.
Queste strategie mirano a fornire agli investitori un’esposizione combinata a cinque diversi fattori: Value (azioni che sono momentaneamente penalizzate dal mercato in quanto il prezzo è inferiore ad un ipotetico valore d’equilibrio), Momentum (azioni che sono andati meglio nel periodo appena trascorso), Quality (azioni di società di elevata qualità caratterizzate da modelli operativi sostenibili, che dovrebbero rimanere redditizi a prescindere dal ciclo economico), Low volatility (azioni le cui quotazioni tendono ad oscillare in modo relativamente contenuto) e Size (azioni di società più piccole, che tipicamente hanno maggior rischio sistematico e garantiscono migliori rendimenti in periodi favorevoli). Come dimostrano ricerche accademiche e studi di Goldman Sachs, questi particolari fattori hanno conseguito, nel corso del tempo, una performance migliore rispetto al mercato in generale.

Chris Mellor, head of EMEA ETF Equity & Commodity Product Management di Invesco, ha dichiarato: “Finora, le strategie fattoriali si sono concentrate sulle economie avanzate, ma la qualità dei dati relativi alle società dei Paesi emergenti sta migliorando in maniera importante, consentendoci di poter sfruttare gli elementi che hanno contribuito a determinare un rendimento maggiore rispetto all’indice anche in questi mercati, nel lungo termine. Crediamo che Invesco Goldman Sachs Equity Factor Index Emerging Markets Ucits Etf possa rappresentare un valido strumento, perché mira a generare rendimenti migliori rispetto ai benchmark tradizionali, con una minore volatilità”.

A conferma della forte presenza nel segmento degli azionari settoriali, Invesco ha quotato un Etf correlato all’indice S&P Select Sector Capped 20% Communications Ntr, che mira a fornire un’esposizione efficiente al nuovo settore delle comunicazioni appena inserito nell’indice S&P 500, a un costo più che basso, ovvero lo 0,14% annuo.
Mellor ha dichiarato: “Grazie alla tecnologia, che fornisce un accesso facile e immediato a tutto ciò che si desidera, le comunicazioni sono cambiate in modo sostanziale negli ultimi anni. Le persone, ora, ricevono notizie tramite feed online e guardano film on demand sui loro device quando e dove vogliono. Le società che forniscono questi servizi stanno beneficiando dell’enorme domanda proveniente da una base clienti internazionale”.

S&P e MSCI hanno modificato le loro classificazioni settoriali GICS (Global Industry Classification Standard) per incorporare questi cambiamenti. La nuova classificazione settoriale “Servizi di comunicazione” va ad ampliare la precedente definizione  “Servizi di telecomunicazione”, così da includere i segmenti dell’Information Technology e dei beni voluttuari.
Tra i 26 titoli azionari del nuovo settore figurano alcune delle società attualmente più grandi e più innovative del mondo, tra cui Twitter, Alphabet, Facebook, NetFlix e Disney. Le comunicazioni pesano per circa il 10% dell’indice S&P 500, rappresentando quindi  uno dei settori più importanti dell’indice stesso.
Secondo Invesco, gli Etf settoriali possono essere un valido strumento per gli investitori che desiderano adeguare la loro esposizione di portafoglio alle mutevoli condizioni economiche, ad esempio aumentando l’allocazione su alcuni settori durante la fase di espansione dell'economia e su altri durante la fase di recessione.