10 maggio 2022

Da Invesco due nuovi Etf con esposizione al mercato cinese

Quotati da ieri anche sul mercato ETFplus, i due fondi offrono esposizione alle società della Cina continentale a maggior capitalizzazione e del segmento Mid cap, e i potenziali vantaggi strutturali forniti dal modello di replica sintetica dell'azienda

Invesco amplia l’offerta per gli investitori interessati a un’esposizione alla Cina, lanciando due Etf, uno incentrato sulle società a maggior capitalizzazione e l'altro sul segmento Mid cap. L'Invesco S&P China A 300 Swap Ucits Etf (Isin: IE000K9Z3SF5, Bbg code: C300 IM) e l'Invesco S&P China A MidCap 500 Swap Ucits Etf (Isin: IE0000FCGYF9, Bbg code: C500 IM) offrono entrambi i potenziali vantaggi strutturali forniti dal modello di replica sintetica dell'azienda e hanno un Ter annuo dello 0,35%.

Fabrizio Arusa, Senior Relationship Manager ed ETF Specialist di Invesco, ha dichiarato: "La Cina vanta già il secondo mercato azionario più grande del mondo, ed è sempre più diversificato. I nostri Etf mirano a offrire agli investitori l'opportunità di essere ancora più precisi nella loro esposizione. Per esempio, se desiderano concentrarsi su aziende la cui crescita è guidata dai consumi interni, è più probabile che trovino questo tipo di opportunità nel segmento Mid cap, mentre le aziende più grandi tendono ad avere un'esposizione internazionale".

L'Invesco S&P China A 300 Swap Ucits Etf mira a replicare la performance di un indice S&P che comprende 300 dei più grandi titoli del mercato A shares, mentre l'Invesco S&P China A MidCap 500 Swap Ucits Etf replica un indice composto dai 500 titoli più grandi sul mercato (esclusi quelli dell’S&P China A 300, ndr.). Entrambi gli indici si concentrano solo sulle azioni di società costituite nella Cina continentale e scambiate in Renminbi sulle Borse di Shanghai e Shenzhen. A differenza di alcuni benchmark concorrenti, entrambi gli indici rimuovono le società dell'Office of Foreign Assets Control (Ofac) Sanctions List (che si trovano in Paesi o territori soggetti alle sanzioni dell'Ufficio di controllo dei beni stranieri degli Stati Uniti, ndr.).

Ogni Etf mira a raggiungere il suo obiettivo d'investimento detenendo un paniere di titoli di qualità e impegnandosi in contratti swap con una o più banche d'investimento. I titoli non sono tipicamente gli stessi dell'indice, ma ci si aspetta che forniscano un rendimento dell'investimento per l'Etf. Gli swap hanno normalmente lo scopo di fornire un tracking più stretto e coerente del rendimento dell'indice.

"La dinamica del mercato azionario onshore cinese”, prosegue Arusa, “può offrire un vantaggio strutturale per la replica sintetica. I Quant desk e gli hedge fund che gestiscono strategie Market  neutral non hanno accesso ai metodi tradizionali per la copertura del rischio di mercato, quindi spesso usano derivati su indici scritti dalle banche. I nostri Etf potrebbero beneficiare di condizioni favorevoli sui mercati degli swap, anche se la potenziale sovraperformance dell'indice fluttua e non è garantita”.

I due nuovi Etf seguono i lanci dello scorso anno dell'Invesco China All Shares Stock Connect Ucits Etf e dell'Invesco China Technology All Shares Stock Connect Ucits Etf.