12 maggio 2022

HANetf quota su Borsa Italiana U3O8, l’Etf sulle società minerarie di uranio

Il nuovo Etf comprende società coinvolte nel settore dell’estrazione, ricerca, sviluppo e produzione dell’uranio, ma anche realtà che detengono uranio fisico, royalty o altre attività non minerarie connesse

HANetf ha quotato oggi su Borsa Italiana Sprott Uranium Miners Ucits Etf (Isin: IE0005YK6564, Bbg code: U3O8 IM), un nuovo prodotto che ottiene beneficio dal potenziale di crescita dell'energia nucleare e della domanda di uranio. L’Etf comprende società coinvolte nel settore dell’estrazione, ricerca, sviluppo e produzione dell’uranio, ma anche realtà che detengono uranio fisico, royalty o altre attività non minerarie connesse; è gestito con la replica fisica completa e un Ter annuo dello 0,85%.
U3O8 replica l’indice North Shore Sprott Uranium Miners Ntr (Bbg code: URNMXA), sviluppato da North Shore Indices, Inc. e dato in licenza a Sprott Asset Management, che promuove un Etf sul metallo pesante (uranio) quotato negli Stati Uniti con circa 1,5 miliardi di dollari di masse in gestione e un trust sull'uranio fisico con oltre 3 miliardi di dollari di patrimonio.

L'aumento della produzione di energia nucleare è potenzialmente determinato da fattori ambientali, come possibile soluzione energetica “pulita”. L'energia nucleare, infatti, produce la minor quantità di CO2 e di emissioni equivalenti rispetto a tutte le altre forme di energia, essendo già una fonte chiave di energia a zero emissioni di carbonio. Attualmente, il nucleare genera il 10% della fornitura mondiale di elettricità e più del 50% dell'elettricità prodotta attraverso il nucleare è a zero emissioni di carbonio. L'incremento dell'uso dell'energia nucleare può significare una dilatazione della domanda di uranio, e, di conseguenza, un aumento dei prezzi dell'uranio che miglioreranno la redditività delle società di estrazione dell'uranio, con un consequenziale potenziale apprezzamento dei prezzi delle azioni.

John Ciampaglia, Chief Executive Officer di Sprott Asset Management, ha dichiarato: "La domanda globale di elettricità è in aumento e molti Paesi si stanno impegnando a ridurre la loro impronta di carbonio. Le fonti di energia rinnovabile avranno un ruolo centrale, ma molte di loro mancano di una generazione di energia con un carico di base costante. Siamo convinti che l'energia nucleare possa essere la soluzione. Anche l'uranio, elemento chiave, trarrà vantaggio da questo spostamento verso il nucleare. Tuttavia, esistono attualmente grandi deficit di approvvigionamento che devono essere affrontati per soddisfare la domanda futura. Questo prodotto può aiutare a inaugurare un nuovo mercato rialzista per i prezzi del metallo pesante e le azioni minerarie a esso correlate".

Hector McNeil, coCeo e coFounder di HANetf, ha aggiunto: "La doppia crisi, cambiamento climatico e invasione russa dell'Ucraina, mettono in luce il disperato bisogno delle nazioni europee di diversificare il loro approvvigionamento energetico. Abbiamo visto impegni coraggiosi da parte del governo per limitare l'aumento della temperatura globale a 1,5° C, ma questo richiederà una rivoluzione nel modo in cui generiamo la nostra energia. Mentre l'eolico e il solare hanno fatto passi da gigante e saranno parti fondamentali della futura generazione di elettricità, molti Paesi vedono l’energia nucleare come una soluzione alternativa possibile”.