08 novembre 2024

Institutional Investor Indicators di State Street: gli investitori istituzionali sono posizionati per il cambiamento

Michael Metcalfe, Head of Macro Strategy di State Street Global Markets, osserva che per gli investitori a lungo termine il mese di novembre si è aperto con la più alta allocazione azionaria prima di un'elezione mai registrata da due decenni a questa parte, e che quindi erano ben posizionati per la reazione inizialmente positiva del mercato all'esito delle elezioni statunitensi

State Street Global Markets ha pubblicato oggi i risultati degli State Street Institutional Investor Indicators relativi al mese di ottobre. L’indice di propensione al rischio di State Street è rimasto positivo a quota 0,18 in ottobre, registrando solo una modesta riduzione della propensione al rischio rispetto al valore di 0,27 registrato a settembre.

Gli indicatori delle partecipazioni di State Street mostrano che le allocazioni azionarie da parte degli investitori a lungo termine sono diminuite di 39 punti percentuali, attestandosi al 52,7%. Le allocazioni in liquidità sono aumentate in misura analoga (42 punti percentuali), raggiungendo il 19,2%, lasciando sostanzialmente invariate le partecipazioni al reddito fisso.

“Per gli investitori a lungo termine il mese di novembre si è aperto con la più alta allocazione azionaria prima di un'elezione mai registrata da due decenni a questa parte, quindi erano ben posizionati per la reazione inizialmente positiva del mercato all'esito delle elezioni”, ha osservato Michael Metcalfe, Head of Macro Strategy di State Street Global Markets. “In ambito azionario, gli investitori a lungo termine continuano a sovrappesare le azioni statunitensi rispetto a quelle europee e a quelle dei mercati emergenti, per cui sono ben posizionati anche di fronte alle potenziali implicazioni negative dei dazi statunitensi, qualora venissero applicati. Le partecipazioni degli investitori in titoli obbligazionari erano già a livelli storicamente bassi, ma la domanda di Treasury a lunga scadenza ha subito una forte oscillazione in ottobre, con un calo della domanda nel corso del mese che ha toccato i minimi di quattro anni. Con la sostenibilità fiscale sempre più al centro dell'attenzione dei media e del mercato, questo sarà un comportamento importante da monitorare nel 2025”.

“I flussi degli investitori a lungo termine verso i Gilt britannici erano stati positivi per gran parte del mese di ottobre, quindi gli investitori si sarebbero trovati dalla parte sbagliata rispetto alla forte impennata dei rendimenti successiva al bilancio del Regno Unito”, ha aggiunto Metcalfe. “Osservare l'evoluzione della domanda di Gilt da parte degli investitori a lungo termine nei prossimi mesi, nel periodo successivo al bilancio, sarà fondamentale per valutare se la questione della sostenibilità fiscale si aggraverà ulteriormente. Dopo aver esitato sulle loro partecipazioni nel dollaro durante l’estate, gli investitori a lungo termine avevano solo un modesto sovrappeso nella valuta prima delle elezioni, il che suggerisce un ampio spazio potenziale per il superamento del dollaro Usa in risposta al risultato”.

“La domanda estera di azioni cinesi ha raggiunto il massimo di tre anni a metà ottobre, ma ora sta iniziando a diminuire gradualmente. Gli investitori dovranno soppesare la minaccia di potenziali dazi statunitensi rispetto alla probabilità di ulteriori stimoli alla Cina”, ha concluso Metcalfe.

Gli Institutional Investor Indicators (le 3 “i”) sono stati sviluppati da State Street Associates, la divisione di ricerca e advisory di State Street Global Markets. Misurano la fiducia degli investitori o la propensione al rischio in modo quantitativo, analizzando i modelli di acquisto e di vendita degli investitori istituzionali, ricavati dai 44mila miliardi di dollari di asset in custodia e amministrazione di State Street (in questo patrimonio non sono inclusi gli asset detenuti da State Street stessa).
L’indice di propensione al rischio deriva dalla misurazione dei flussi degli investitori in ventidue diverse dimensioni di rischio tra azioni, valute, reddito fisso, asset legati alle materie prime e trend di asset allocation. L’indice cattura la proporzione dei ventidue elementi di rischio che hanno visto un comportamento orientato alla ricerca o alla riduzione del rischio.
Una lettura positiva indica che nel complesso gli investitori stanno aumentando la loro esposizione al rischio, mentre una lettura negativa suggerisce una riduzione del rischio.
Gli indicatori delle partecipazioni di State Street rilevano la quota dei portafogli degli investitori allocata in azioni, reddito fisso e liquidità a partire dal 1998.